Una notte in un allevamento intensivo di polli

“Ciao, sei qui per la prova?”. “Sì”. “Hai la patente?”. “Sì”. “Allora guidi tu”. Sono quasi le otto di sera di un venerdì di fine gennaio e sto guidando un furgone a sette posti. Insieme a me ci sono tre ragazzi originari del Marocco e un nigeriano. Il silenzio è rotto solo dalla voce di Google maps che indica la strada. Da quando sono arrivato, le uniche parole che mi sono state rivolte sono quelle due domande pronunciate da un uomo sulla trentina al punto di ritrovo, un parcheggio in una zona industriale in Veneto. L’uomo non è salito con noi, si è limitato a dirmi che avrei guidato io e il posto dove eravamo diretti: un allevamento intensivo di polli. Devono essere caricati e portati al macello. (continue)

Source: www.internazionale.it

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